UNI EN ISO 11611:2015 - NORMA EUROPEA
ndumenti di protezione. Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi.
La norma specifica i requisiti fondamentali minimi di sicurezza e i metodi di prova per indumenti di protezione compresi cappucci, grembiuli, maniche e ghette che sono progettati per proteggere il corpo del portatore compresa la testa (cappucci) ed i piedi (ghette) e che sono destinati ad essere indossati durante la saldatura e i procedimenti connessi che presentano rischi comparabili. Questo tipo di indumenti protettivi ha lo scopo di proteggere chi lo indossa da spruzzi (piccoli spruzzi di metallo fuso), brevi tempi di contatto con la fiamma, calore radiante proveniente da un impianto elettrico vengono utilizzati per i processi di saldatura e alleati e minimizza la possibilità di scosse elettriche da termine, contatto accidentale con conduttori elettrici sotto tensione a tensioni fino a circa 100 V d. c. in normali condizioni di saldatura. Sono previste 2 CLASSI di protezione.
La Classe 1 si riferisce alla protezione contro le tecniche e le situazioni di saldatura meno pericolose, che producono i minori livelli di schizzi e calore radiante.
La Classe 2 si riferisce alla protezione contro le tecniche e le situazioni di saldatura più pericolose, che producono i maggiori livelli di schizzi e calore radiante.
NOTA (x) = livello di protezione ottenuto
A1 o A1+A2, cl. 1 o cl. 2
Requisiti della propagazione limitata della fiamma – ISO 15025 Procedura A (codice lettera A1) |
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Proprietà |
Requisiti |
Propagazione della fiamma |
Nessun campione deve consentire a qualsiasi parte del limite inferiore di una fiamma o del limite di qualsiasi foro di raggiungere il bordo superiore o verticale. |
Residui infiammati |
Nessun provino deve generare residui infiammati |
Formazione del foro |
Nessun campione deve subire una formazione di fori maggiori o uguali di 5 mm in qualsiasi direzione, ad eccezione di un rivestimento intermedio utilizzato per una protezione specifica diversa dalla protezione contro il calore e la fiamma. |
Incadescenza residua |
Nessuna incandescenza residua >2s, Secondo ISO 15025 dopo la cessazione delle fiamme, l’incandescenza residua non deve propagarsi dalla zona carbonizzata a quella intatta. |
Fiamma residua |
Il residuo di fiamma deve essere ≤ 2 s. |
Requisiti della propagazione limitata della fiamma – ISO 15025 Procedura B (codice lettera A2) |
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Proprietà |
Requisiti |
Propagazione della fiamma |
Nessun campione deve consentire a qualsiasi parte del limite inferiore di una fiamma o del limite di qualsiasi foro di raggiungere il bordo superiore o verticale. |
Residui infiammati |
Nessun provino deve generare residui infiammati |
Incadescenza residua |
Nessuna incandescenza residua >2s, Secondo ISO 15025 dopo la cessazione delle fiamme, l’incandescenza residua non deve propagarsi dalla zona carbonizzata a quella intatta. |
Fiamma residua |
Il residuo di fiamma deve essere ≤ 2 s. |
Sommario dei requisiti |
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Requisito |
Classe 1 |
Classe 2 |
Resistenza alla trazione per tessuti esterni |
400 N 80 N |
400 N 80 N |
Resistenza alla lacerazione per tessuti esterni |
15 N 15 N |
20 N 20 N |
Resistenza allo scoppio per materiali lavorati a maglia Area da testare 7,3 cm2 Area da testare 50 cm2 |
200 kPa 100 kPa |
200 kPa 100 kPa |
Resistenza della cucitura |
225 N |
225 N |
Variazione dimensionale dei materiali tessili Per materiali lavorati a maglia |
+/- 3% +/- 5% |
+/- 3% +/- 5% |
Propagazione della fiamma |
ISO 15025 Procedura A & B Nessuna formazione di fori per procedura B |
ISO 15025 Procedura A & B Nessuna formazione di fori per procedura B |
Impatto di schizzi |
15 gocce |
25 gocce |
Trasferimento del calore (radiazione) |
RHTI 24 ≥ 7,0 |
RHTI 24 ≥ 16,0 |
Resistenza elettrica |
>105 Ω |
>105 Ω |
Innocuità |
ISO 13688 |
ISO 13688 |